Regole di condotta, prevenzione, protezione, responsabilità: questi alcuni dei temi affrontati nella conferenza dei delegati regionali organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico nell’ambito del programma sulla tutela dei minori avviato dalla Federazione nel 2020 in collaborazione con la FIFA, la UEFA e con Terre des Hommes.
Ad aprire i lavori dell’incontro, avvenuto presso l’Aula Aldo Moro di Palazzo del Prete, all’interno del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari, e al quale hanno partecipato le società del territorio pugliese, il Presidente SGS Vito Tisci: “Siamo una delle poche Federazioni a essersi dotata di una struttura: un lavoro iniziato due anni fa, in collaborazione con la FIFA e l’UEFA, sviluppando una policy e delle norme di condotta specifici. Abbiamo inoltre avviato un percorso di formazione e ascolto dedicato alle figure specifiche istituite all’interno dei Club di Settore Giovanile di tutto il territorio nazionale, impegnate operativamente nelle attività del programma federale di tutela dei minori. Per dare un ulteriore supporto alle società è stato sviluppato un portale web – www.figc-tutelaminori.it/strumenti/ quale punto di riferimento per diffondere le linee guida, principi e codici di condotta per favorire l’approfondimento e la sensibilizzazione sulla tematica. Non ci interessa formare solo bravi calciatori ma agiamo in funzione di educare bravi cittadini garantendo loro un’ambiente sano dove si sentono protetti. Il percorso non sarà semplice nè sarà breve. Non sarà mai abbassata la guardia di fronte a fenomeni preoccupanti che il calcio non può più ignorare”.
A seguire il presidente della Commissione Esperti Tutela Minori istituita dal Settore Giovanile e Scolastico, Professor Domenico Costantino, ha evidenziato il tema della tutela del minore soffermandosi su ciò di cui ha bisogno il “bambino”: “Noi tendiamo a riconoscere il minore per la sua incapacità. Dobbiamo abituarci al fatto che non sono solo ‘incapaci’ ma capaci di fare tante cose. Il diritto sportivo appartiene ad un ordinamento autonomo, è fatto da regole diverse da quello civile e penale e si occupa di persone in relazione tra loro. Le regole devono tenere conto degli interessi che meritano tutela all’interno di questi rapporti. Si parla della tutela dei minori dal 1990. Bisogna inquadrare il minore come una persona che ha bisogno di protezione perché le regole non li fanno i bambini ma gli adulti”.
Spazio poi al Garante dei Diritti del Minore della Regione Puglia Ludovico Abbatticchio, il quale ha spiegato la funzione del garante: “L’istituzione è nata dieci anni fa con la funzione di difendere nelle istituzioni i diritti dei minori su diversi aspetti ambiti. Lo sport è fondamentale per la crescita di un bambino. Soprattutto in questo momento è importante investire nei progetti. Un’attenzione particolare deve essere rivolta ai minori stranieri non accompagnati poiché il dramma familiare ed economico di questi ragazzi è molto pesante”.
Successivamente è intervenuto il Coordinatore Federale SGS della Regione Puglia Prof. Antonio Quarto il quale si è soffermato sull’importanza della formazione e della preparazione della figura del delegato sulla tutela dei minori all’interno della società che svolge un ruolo di grande responsabilità. Vito Di Gioia, Segretario del Settore Giovanile e Scolastico e Referente Nazionale alla Tutela dei Minori, ha infine illustrato le prospettive, le gli obiettivi e gli strumenti per garantire la tutela del minore: “La figura del Delegato alla tutela dei minori assume un ruolo di grande rilievo all’interno delle società sportive. È necessario adottare una strategia comune e condivisa, sviluppando ambienti positivi attraverso un lavoro sugli aspetti tecnici, organizzativi e relazionali, con l’obiettivo di far vivere ai giovani un’esperienza sana e sicura. Bisogna garantire le stesse opportunità di gioco, il rispetto e l’uguaglianza e dare gli strumenti, il supporto di esperti, dei corsi di formazione specifici, una policy e una struttura dedicate. In quest’ottica sarà appunto molto importante condividere le norme all’interno delle società che, attraverso gli strumenti disponibili, saranno in grado di valutare i rischi, selezionare degli staff idonei, di gestire le trasferte, i contenuti online e assicurarsi del rispetto dei codici di condotta”.